Quarta di copertina

Nello stesso tempo drammaturgo, attore, regista e direttore di teatro, Eduardo De Filippo fa parte delle figure principali del teatro europeo del Novecento, come testimonia la sua recente entrata nel repertorio della Comédie-Française. Ha saputo, durante tutta la sua vita, sfruttare le sue diverse competenze per creare un’opera di portata universale, sempre ai limiti tra il comico e il tragico. Per questo motivo ha ispirato nei nuovi registi un timore e un rispetto nei confronti del suo teatro che, sacralizzato, diventerebbe intoccabile. Come fanno allora gli artisti contemporanei ad appropriarsi la sua opera? Un elemento di risposta sta nel processo stesso di creazione delle commedie di Eduardo De Filippo.

Célia Bussi ha viaggiato per l’Italia per raccogliere le testimonianze dei suoi attori ancora in vita e scoprire numerosi documenti inediti che dimostrano come la sua opera sia lungi dall’essere fossilizzata. Questa prima opera in francese, che analizza l’uomo di teatro in tutta la sua complessità, mette in luce una scrittura piena di vitalità che si nutre di un continuo confronto con la scena e si evolve nel corso delle rappresentazioni. Tocca ai registi contemporanei saper reinterpretarla per farne un’opera viva che si reinventa continuamente.

In tutto, sono più di una cinquantina di copioni esaminati minuziosamente, quaranta interviste realizzate, settantacinque video di spettacoli scoperti e più di duemila schizzi e fotografie di scena raccolti ed analizzati.

Laisser un commentaire